[Aggiornamento 10 Dicembre 2017]
Sempre l’ex consigliere Tagariello fa notare che la delibera in questione sia stata annullata, semplicemente per essere riapprovata lo stesso giorno con l’assessore Catucci (il protagonista della controversia, in quanto apparentemente revisore dei conti di una associazione di Protezione Civile palagianese) assente dalla giunta.
Lode all’impegno, o almeno al tentativo, ma non è così che si risolvono i conflitti di interessi.
Ma quantomeno le dimissioni da revisore dei conti di una Protezione Civile palagianese il Nostro avrebbe potuto prenderle in considerazione. Per provare almeno a dare un minimo segno della tanto decantata (in campagna elettorale) volontà di ripudiare i metodi della vecchia politica.
Ci ricolleghiamo allo scoop dell’amico ed ex consigliere comunale Mauro Tagariello per fare qualche piccola considerazione di opportunità etica e amministrativa.
Parrebbe che l’Assessore al bilancio del Comune di Palagiano sia anche revisore dei conti di una delle associazioni di volontariato beneficiare della convenzione illustrata nelle immagini allegate, 11.000,00 euro complessivi da suddividere tra gli operatori interessati.
A noi sembra francamente inaccettabile che venga portata avanti una operazione del genere, in presenza di un conflitto di interessi talmente macroscopico da porre un grave precedente sulla qualità delle capacità amministrative di chi ha deliberato questi atti.
Nessuno vuole pensare che l’operazione fosse stata in qualche modo pilotata per favorire questo o quell’altro amico, ma essendo a quanto pare stata necessaria la segnalazione di una parte dell’opposizione affinché la delibera venisse ritirata, il problema sussiste: le convenzioni con gli organi di Protezione Civile sono un punto cardine dell’azione amministrativa e non possono essere compromesse dalla presenza di questi intrecci poco chiari.
È naturalmente necessario, più che semplicemente opportuno, che l’Assessore in questione faccia un passo indietro dalla carica di revisore nell’Associazione in questione.
Ma in uno scenario dove il rapporto con il mondo delle associazioni (e non solo) è già compromesso da alcune scelte infelici riguardo la gestione della Sagra del Mandarino, una tale dimostrazione di superficialità e possibile incompetenza potrebbe rappresentare un pregiudizievole per l’adeguatezza di questa figura a ricoprire incarichi amministrativi di peso come una delega al bilancio.
E forse, se tutto questo venisse confermato, da parte del Dr. Cosimo Catucci, già protagonista di una gestione poco brillante della questione Arif, sarebbe d’uopo il fare un passo indietro proprio rispetto alla carica di Assessore, per tutelare la buona salute sia del paese sia della stessa Amministrazione Lasigna.
